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Crisi di governo: ennesima dimostrazione dell’enorme distanza tra la classe politica ed il paese./

E così ce l’abbiamo fatta. In piena crisi pandemica, con il piano vaccini da organizzare come unica speranza di uscire fuori dal caos del virus, il sistema economico al tracollo,  l’Unione Europea in attesa di un piano per elargire i miliardi del “Recovery Fund”, siamo riusciti a regalarci l’ennesima crisi di governo frutto di scontri personali e giochi di palazzo  condotti sul filo del cinismo più assoluto. Se il paese va a gambe all’aria che gliene cale a “i’bomba” che già ha affossato un’intera area politica come nemmeno il più acerrimo nemico della sinistra era mai riuscito a fare. E pure a tutti i manovratori occulti dentro il Partito Democratico ( sempre più un ibrido senza scorza e senza dignità) o nei 5 stelle (ormai ufficialmente il più grande bluff politico della storia democratica italiana) che hanno affiancato e solleticato il prorompente ego  del  rignanese nella sua battaglia verso la conquista di una visibilità politica che non c’è e non può esserci, posto che l’affabulatore fiorentino sta ufficialmente sulle scatole a gran parte degli italiani. A loro, ai manovratori, interessava però far saltare il piatto, riaprire i giochi e vedere cosa si può fare per spartirsi daccapo le poltrone in vista della pioggia di denaro che arriverà dall’Europa e che solletica appetiti ingordi e probabilmente inconfessabili. Che siano a rischio i ristori per le categorie che questo maledetto morbo ha messo in ginocchio, che possa venir meno la proroga al blocco dei licenziamenti con effetti sociali devastanti  e tutta roba che a questi personaggi interessa meno che niente. Inutile andare, come si fa, a ricercare le contraddizioni, le dichiarazioni roboanti poi smentite dai fatti, le affermazioni di principio contraddette dalla meschina ricerca del tornaconto personale;  è perdere tempo e logorarsi il fegato poiché la coerenza è ormai andata a farsi benedire da tempo.  Ormai si gioca sulle antipatie personali, sulle piccole ripicche e soprattutto sulla bramosia di potere che stavolta coincide ( cum gaudio magnum per il loro bacato modo di intendere il mondo) anche con tanti soldi di cui disporre per accontentare le clientele coltivate con cura ( chi ha scatenato il pandemonio è da sempre vicino alla grande finanza speculativa  internazionale, come si conviene ad un uomo di sinistra…) . Questa non vuol certo essere una difesa del governo Conte 2, un mix di mediocrità che ha cercato però di tenere la barca a galla dentro una crisi sistemica mondiale.  Che vi sia di meglio di ministri come Azzolina, De Micheli, Bellanova  e altri è fuori di dubbio, che questo meglio  (che esiste a livello nazionale) sia disposto a spendersi dentro una politica condotta nella maniera guitta e sguaiata che sempre di più ci contraddistingue, è un altro discorso. Il punto è che non si doveva ora, davanti  al mondo, offrire uno spettacolo di indecenza pura mascherato da difesa della democrazia ( detto poi da uno che ha un concetto della cosa talmente personale da aver gestito prima la provincia di Firenze, poi il Comune, quindi PD  e governo nazionale come reami personali ) , non si doveva ancora una volta dare prova di inaffidabilità, cialtroneria, machiavellismo deteriore. Non si doveva per rispetto alle migliaia di morti da Covid, a tutti coloro che soffrono o per la malattia o per le difficoltà lavorative. Non si doveva per non tornare ad alimentare la cultura dell’immagine a discapito della sostanza, ma capisco che sia inutile fare appello a queste cose con chi ha inventato le “leggi-slide” buone solo per l’imbonimento  dei cervelli ( tra cui purtroppo molti giornalisti)e che per un titolo in prima pagina venderebbe l’anima ad Algebris ..( ah, no, quello già fatto…) ..Non ci resta che piangere…