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Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sta inanellando un disastro dopo l’altro, sta diventando una figura imbarazzante al cospetto del palcoscenico italiano ed europeo, roba da far apparire Domenico Scilipoti come uno statista illuminato.

Che i 600 pseudo tifosi dell’Eintracht Francoforte sbarcati a Napoli senza nessuna possibilità di entrare allo stadio avrebbero scatenato l’inferno era scontato come la crisi energetica. Oppure il buon Piantedosi credeva che si mettessero ordinatamente in file per entrare a vedere il Cristo Velato al museo della Cappella di Sansevero? A margine della partita di andata, in Germania, c’era stata la caccia al tifoso napoletano con aggressioni e risse che avevano lasciato non pochi conti aperti tra gli ultrà. Vero è che non esiste, al momento, nessuno strumento giuridico che possa limitare lo spostamento dei cittadini di altri paesi della Comunità Europea nel nostro paese, l’autorità amministrativa può vietare la vendita di biglietti, ma se 600 teste vuote tedesche decidono che vogliono muoversi verso l’Italia non possiamo impedirlo, a meno che non si dia fuoco al trattato di Schengen. Il problema però è sorto nel momento in cui ai tifosi dell’Eintracht è stato consentito di andare a gironzolare in centro storico, a ridosso dei vicoli, è stato come accendere un cerino dentro una cisterna piena di benzina. A questo aggiungiamo che, dopo il G8 di Genova nel 2001, l’approccio all'ordine pubblico è stato completamente rivoluzionato sulla base di un principio: l'incolumità delle persone, il fatto di evitare scontri che possano portare a feriti gravi o a qualcosa di peggio, è prioritario rispetto al fatto che si possano danneggiare degli oggetti. Quindi invece di far intervenire la cavalleria a spade sguainate per ricondurre i barbari a più miti consigli si è scelta la soluzione del contenimento sperando non facessero troppi danni. Adesso a Piantedosi è stato chiesto di riferire in parlamento, ma tanto per lui è sempre un problema di partenze e arrivi, vede l’Italia come una stazione ferroviaria, gli ultrà tedeschi come i migranti naufragati sulle spiagge di Steccato di Cutro: riferirà che non dovevano partire. Semplice. Quindi da oggi è bene che il Viminale istituisca un numero verde per tutti coloro che da ogni angolo di mondo abbiano il desiderio di mettersi in cammino verso l’Italia, come nella celebre scena del film Bianco Rosso e Verdone in cui Furio chiama l'Aci per avere informazioni dettagliate sul traffico, solo che poi alla fine viene mandato a cagare, un posto dove molti vorrebbero mandare il ministro Piantedosi…