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Quando Salvini ha chiesto alla Meloni se poteva fare il ponte, lei gli ha risposto immediatamente di sì, contenta di toglierselo di torno per tutto il fine settimana.

Era però il ponte dell’Immacolata, non quello sullo Stretto di Messina. L'idea di collegare la Calabria alla Sicilia risale ai tempi degli antichi romani, poi in verità un pensierino ce lo fece anche Carlo Magno. Ma fu nel 1840 che Ferdinando II di Borbone, il Re delle Due Sicilie, fece realizzare uno studio di fattibilità per la costruzione del ponte. Ma visti i costi troppo alti dell'opera rinunciò. Terminata la Seconda Guerra mondiale l'idea del ponte sullo Stretto iniziò ad affascinare la neonata Repubblica diventando una specie tormentone, come quelle vecchie canzoni che cadono temporaneamente nel dimenticatoio per venire improvvisamente rispolverate, un evergreen capace sempre di suscitare le giuste emozioni. Nel 1969 venne bandito un "Concorso internazionale di idee" per un progetto di attraversamento stradale e ferroviario dello Stretto. Furono presentati 143 progetti. Per gli studi preliminari furono stanziati 3,2 miliardi di vecchie lire, i soldi furono spesi ma il ponte restò lettera morta. Nel 1981 venne costituita la "società Stretto di Messina", che diventò responsabile per la progettazione dell'opera. Come risultato finale vennero triturati montagne di soldi tra amici e amici degli amici, del ponte neanche l'ombra. Matteo Salvini oggi annuncia gongolate che ci sarà un plastico e che sarà un progetto esplosivo; l’ufficio stampa di cosa nostra si è messo immediatamente in contatto con il ministro: “Ci pensiamo noi, in  fatto di esplosivi al plastico non siamo secondi a nessuno, Salvini ci faccia soltanto sapere dove va posizionato l’ordigno”. Il ministro degli interni Piantedosi appena ha saputo che per attraversare lo stretto non verranno più utilizzati i traghetti ha convocato una conferenza stampa invitando i siciliani a restare a casa loro: “non dovete partire…”. Si sono mobilitati anche i terrapiattisti: si riservano di vedere ultimato il ponte, se sarà dritto e non curvo sarà la riprova che la terra è piatta. Naturalmente contrari gli animalisti perché sui piloni in cemento andranno a sbattere la testa i pesci e questo in effetti è anche un pò offensivo per tutta la fauna marina, in particolare per triglie, spigole e branzini. Matteo Salvini comunque è già in spiaggia, non si muoverà di lì fino a quando non saranno partiti i lavori. A chi gli ha chiesto spiegazioni sulla situazione attuale ha risposto in maniera lapidaria e sintetica: “la situazione attualmente è questa, se non fosse questa sarebbe sicuramente in un altro modo…”. Alcuni medici della Usl lo stanno tenedo d’occhio a distanza, pronti ad intervenire in caso d’urgenza.

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