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È nei momenti di grandi crisi economiche e sociali del nostro paese che fa la sua puntuale apparizione una Madonna piangente, quando le persone hanno bisogno di un cenno dall’alto per raccogliere la forza e affrontare le problematiche dell’esistenza quotidiana.

Madonne Piangenti ovunque, disseminate lungo la penisola, dal Trentino alla punta estrema della Sicilia. Il meccanismo che scatta è sempre lo stesso, la santona di turno che urla al miracolo, la gente che accorre, si accalca, chiede una tregua al proprio ingiustificato dolore, una pronta guarigione o in alternativa i numeri da giocare al lotto. In pochi quando viene richiesto il versamento dell’immancabile obolo sentono puzza di bruciato, in tanti davanti al prodigioso miracolo si inginocchiano e aprono il portafoglio. Come nel caso del signor Luigi Avella, il quale ha raccontato di essersi fatto spillare la bellezza di 123 mila euro dalla fattucchiera di turno, la santona Gisella Cardia, che con suo marito aveva messo in piedi il raggiro a Trevignano Romano, a pochi passi dal lago di Bracciano. I soldi raccolti sostenevano che sarebbero andati ai bisognosi, in realtà i bisognosi erano la santona e il gentile consorte, bisognosi di contanti perché il loro conto corrente era perennemente in rosso. La donna nel frattempo, dopo essere stata sgamata, sembra essere scomparsa nel nulla insieme al marito. Secondo i fedeli che la seguono, ovviamente senza avere dubbi sulle sue capacità sensoriali, la 53enne si sarebbe rifugiata in un convento a pregare perché vittima di una campagna di odio. Il copione è sempre il solito, quando uno spara cazzate e finisce con le spalle al muro grida sempre al complotto ordito dalla stampa (vi ricorda qualcuno? A me un comico populista…) I più sollevati sono i vicini di casa, che non sopportavano gli schiamazzi delle giornate in cui si compiva il miracolo. Chiaramente la notizia ha monopolizzato i demenziali palinsesti pomeridiani delle tv nazionali, con dibattiti, collegamenti in diretta e testimonianze come se non ci fosse un domani. In verità la santona ha un passato abbastanza turbolento con la giustizia. Sulle spalle di Gisella Cardia infatti gravano due procedimenti, uno per bancarotta fraudolenta, l’altro per una controversia societaria. Come se non bastasse la donna è accusata anche di abusivismo edilizio sull’altipiano di via Campo delle Rose, proprio dove sorge il santuario popolato dai fedeli truffati. Gisella Cardia lavorava senza concedersi un minuto di tregua, prometteva guarigioni e miracoli a chi aveva la ventura di crederle ed era pronto a elargire bonifici. Una macchina da guerra ben oliata. Sul sito che racconta i miracoli della Madonnina appare ad oggi la seguente scritta: "Gli incontri sono momentaneamente sospesi fino a data da destinarsi". Della serie non escludiamo il ritorno. A proposito di cazzate: neanche a dirlo marito e moglie erano convinti No Vax e sostenitori delle così dette cure alternative. Avanti tutta fino alla prossima apparizione...