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I furti di biciclette hanno avuto una preoccupante impennata: nei primi 5 mesi del 2020 sono aumentati del 60 per cento.

Il mercato delle bici rubate è da un po’ di tempo in mano a bande specializzate che mirano ai modelli sempre più costosi. I furti spesso spesso vengono compiuti nei garage eludendo gli allarmi più sofisticati. L’impennata di furti era prevedibile visto il maggior numero di bici in circolazione, anche grazie al tanto criticato bonus che ha spinto molti italiani verso questo mezzo di trasporto economico, ecologico, che consente di evitare il trasporto pubblico e la conseguente paura del coronavirus. I furti registrati sono quasi 500 mila all’anno, ma è una cifra poco veritiera perché chi subisce il furto di una bicicletta difficilmente presenta una denuncia, convinti che è quasi impossibile rintracciarla e riaverla indietro. Poi ci si mette di mezzo anche la burocrazia: andare a denunciare un furto oggi è un percorso ad ostacoli, come minimo dobbiamo mettere in preventivo mezza giornata di lavoro persa, poi spesso le bici hanno un valore inferiore alle 200 euro e quindi la maggior parte rinuncia in partenza. Si calcola che venga sporta una denuncia ogni 30 bici rubate. Il principale deterrente è rappresentato dai lucchetti e dalle catene di ottima qualità con i quali ancorare la bici ad un palo o ad una rastrelliera, meglio se con due catene e non dello stesso tipo, in modo che i ladri debbano avere due tipi di attrezzi differenti per scassinarle. Sarebbe anche utile la marchiatura o punzonatura per scoraggiare i ladri, in maniera tale da rendere identificabile il mezzo. Da tempo, per la verità, si discute di dotare le bici di una targa, come succede in molti paesi europei, e di istituire un registro nazionale delle due ruote che faciliti le forze dell’ordine nel rintracciare i mezzi rubati, ma fino ad oggi in Italia nulla di tutto questo è stato approntato. Una soluzione ideale è rappresentata da Swapfiets, un servizio alla Netflix attraverso il quale si può avere una bici pagando un semplice abbonamento mensile: 16 euro per il modello base, 19 per quello con le marce, 65 per la versione elettrica. L'idea è nata nel 2014 da tre studenti olandesi, rendere inutile il possesso di una bicicletta. Se il mezzo si rompe o viene rubato entro 12 ore arrivano a ripararlo oppure a sostituirlo. La compagnia ha già ottocento dipendenti e 200 mila abbonati in varie città d'Europa. A Milano Swapfiets sbarcherà il 17 settembre. Viene da chiedersi perché le idee brillanti non nascono più in Italia, per secoli il paese dell'inventiva, degli artisti e dei geni. La lampadina della fantasia sembra essersi definitivamente fulminata, grazie alla burocrazia, ai mille ostacoli e ai balzelli di uno stato incapace di fornire un incentivo alle nuove imprese degno di questo nome. In compenso se viene indetto un concorso per due posti da bidello si presentano non meno di 60 mila persone. In ogni caso andate in bici, che sia a noleggio oppure aquistata cercate di pedalare, perché un giro in bicicletta è una fuga dalla tristezza.