Bercia nei social con noi!

Da una parte c’è da essere eternamente grati ai social perché dando la parola anche agli imbecilli ci ha fornito l’opportunità di conoscerne i nomi e cognomi, adesso sappiamo da chi stare abbondantemente alla larga.

Al contempo i social ci danno il resoconto del livello di stupidità raggiunto nel nostro sventurato paese, e il quadro che ne esce fuori è decisamente sconfortante. Nicola Morra, parlamentare M5S, presidente dell’Antimafia, è da giovedì nell’occhio del ciclone per le parole pronunciate nei confronti degli elettori della Calabria, i quali avrebbero sbagliato a votare Jole Santelliperché era noto a tutti che la presidente della regione Calabria fosse una grave malata oncologica”. Morra ha chiesto scusa ma questo non è bastato ad abbassare il gran polverone mediatico. Tutto il centrodestra compatto ne ha chiesto le dimissioni immediate. Morra per ora resiste al mare in tempesta, con la Rai che lo esclude all’ultimo istante dalla trasmissione “Titolo Quinto”, sbattendogli la porta in faccia probabilmente dopo non poche pressioni politiche. Una censura quantomeno discutibile da parte di una struttura pubblica come la Rai che dovrebbe concedere il diritto di replica ad un personaggio che riveste un ruolo delicato e importante. Vorrei ricordare che in quel centrodestra che chiede a gran voce la testa di Morra c’è anche Forza Italia, il partito del quale fa parte il presidente del consiglio regionale della Calabria Mimmo Tallini, arrestato pochi giorni fa con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso. Secondo le indagini avrebbe aiutato la cosca Grande Aracri a costituire una società per la distribuzione di prodotti medicinali, ed è stato ricambiato con il sostegno alle elezioni regionali del 2014. E guarda caso Nicola Morra, nella sua veste di presidente dell’Antimafia, aveva più volte accusato Mimmo Tallini di essere in combutta con la ‘ndrangheta calabrese. Qualcuno probabilmente era lì pronto ad aspettare la prima occasione per attaccare il presidente dell'Antimafia. Nel frattempo la macchina spargi fango è entrata in azione in tutta la sua potenza: un coro di sdegno e indignazione si è levato dal mondo dei social con Morra nel mirino dei forcaioli di professione, sempre pronti ad offendere, minacciare e additare il cattivo di turno. Qual è la colpa del presidente Antimafia? Quella di aver espresso una sua opinione in piena libertà, concetti forti, probabilmente discutibili, ma pur sempre libere espressioni del proprio pensiero. Non ho constatato lo stesso livello di alto moralismo quando hanno arrestato Mimmo Tallini con accuse molto pesanti. La politica, non da ora, è diventata argomento da Bar dello Sport, con un dibattito sceso ad un livello talmente basso da far rimpiangere Cirino Pomicino e Gianni De Michelis,  due personaggi politici di secondo piano degli anni 80 che oggi farebbero la figura dei grandi statisti.